Lo Stelvio Challenge con gli occhi del Dott. Smemo

10377082_10202893716996306_834266024814015117_n

Lo Stelvio Challenge dei miti. Perché dei miti? Perché passare 3 giorni con queste persone ti accorgi di quanto sei fortunato ad averle conosciute e poter imparare da loro.
Il primo mito in assoluto è Luca Panichi, avevo visto in foto e video i suoi sforzi, per scalare le vette. Non è niente rispetto a ciò che è nella realtà. Luca è un grande esempio per tutti.
Un altro mito è Vladimir Olshansky, il nostro direttore artistico che ha presentato il suo spettacolo “The Path of a Clown” giovedì sera agli ospiti dello Stelvio Challenge. Qualcosa di unico come la bravura dell’artista.
Altro mito è il dottor Oblò alias Angelo Rea, il suo clown è semplicemente fantastico o fantasticamente semplice.
Mitologiche sono anche Monica Macchini e Sara La Valle che ci hanno sopportato, supportato e lavorato con noi in questi giorni estenuanti. Monica ha avuto anche il duro compito di scalare lo Stelvio con me a piedi o forse ero io che seguivo lei. Non saprei.
Ho lasciato per ultimo un altro mito, colui che con il suo sorriso stanco di venerdì sera mi ha riempito il cuore: Ruben Cataldo. Un mito perché ha organizzato tutto alla perfezione, sempre attento a tutto e a tutti, senza sosta e senza riposo (abbiamo dormito 3 ore a notte). Grande Ruben.
Infine in un mondo dove tutti corrono e pensano quasi soltanto a se stessi, la solidarietà diventa mito. Grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto da casa in tutti i modi possibili e grazie a chi salendo lo Stelvio venerdì si soffermava ad incitarci. Le dimostrazioni di affetto sono state tante e enormi. Spesso chi passava gridava a Luca:”Respect!” “Chapeau” “Grand Champion”. Nessuna sorpresa lo sappiamo, ma in quei momenti, in quelle circostanze con le macchine e le moto che ti sfiorano suonando i clacson e alzando il pollice al cielo… fa venire i brividi.
Nella prima foto il signore che vedete accanto a Luca con la maglia rossa è inglese. Stava scendendo quando ci ha visto e si è fermato. Ha capito subito senza aprire bocca che stavamo facendo un’impresa per raccogliere fondi, Luca gli ha spiegato in inglese chi è Soccorso Clown s.c.s Onlus e che cosa fa. Dopo averci stretto la mano si è tolto di tasca i soldi (quelli stropicciati che i ciclisti portano per una possibile necessità) e ce li ha dati.

Piccoli gesti… ma enormi.

Grazie

Andrea Tamberi

10464089_10202893724436492_7658484674578854988_n
10502249_10202893723596471_3155446504208111497_n

Questo articolo è stato pubblicato in News il 16/04/2024 da .