Il 24 febbraio 2016 a Roma si svolgerà il convegno tra le associazioni che da anni regalano sorrisi ai bambini ricoverati
“Sorridi in Ospedale”
Sorridi in ospedale è un progetto che nasce con l’intento di rispettare il diritto dei bambini e delle bambine ospedalizzati al miglior trattamento ed alle migliori cure possibili, per garantire il loro fondamentale ed inalienabile diritto al gioco, come riconosciuto dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.
Sorridi in ospedale e Roma Capitale
Roma Capitale, allo scopo di garantire tali diritti realizza, già da alcuni anni, il progetto nei reparti pediatrici dei maggiori ospedali romani (Sant’Eugenio, Policlinico Tor-Vergata, Sant’Andrea, Policlinico Gemelli, Policlinico Umberto I, San Camillo Forlanini, Villa San Pietro) con le finalità di:
- Migliorare la qualità di vita dei bambini ricoverati, aiutandoli a sdrammatizzare le pratiche sanitarie e a superare il trauma dell’ospedalizzazione;
- Migliorare il rapporto tra il bambino e la struttura ospedaliera, facilitando i compiti del personale sanitario e migliorando la percezione che i bambini e le loro famiglie hanno dell’ospedale: da luogo di dolore e di malattia a “spazio” di vita e di cura, a cui associare esperienze di relazioni nuove e positive;
- Costruire un “ponte” che unisca la vita dei bambini, fuori e dentro l’ospedale: un luogo “particolare”, denso di inconsueti avvenimenti ed esperienze.
Sorridi in ospedale e il gioco
Attraverso il “Gioco”, all’interno dell’ospedale, è possibile restituire al bambino/a uno spazio di libertà a fronte dell’inevitabile costrizione in spazi, tempi e ritmi sconosciuti – in cui non gli /le è dato di poter scegliere o rifiutare la cura – e un luogo protetto dove le emozioni possono essere espresse e dove quelle negative (paura, rabbia, tristezza, ecc.) cedono pian piano il posto a quelle positive di calma, speranza, serenità.
Lo spirito e gli obiettivi generali del progetto si inseriscono nel più ampio movimento di riforma dell’Istituzione Ospedaliera, che va nel senso dell’umanizzazione delle cure e del mantenimento della qualità di vita durante la permanenza in ospedale.
Il progetto ha ricadute positive sulle famiglie e su tutto il contesto ospedaliero, coinvolgendo l’intero personale medico/infermieristico e di servizio, con l’obiettivo di creare una vera e propria comunità all’interno del reparto. In particolare, la clown terapia determina cambiamenti positivi anche sotto l’aspetto clinico attraverso il miglioramento dei parametri fisiologici (certificati da diverse ricerche scientifiche, una delle quali verrà presentata al convegno stesso).
Il Convegno, organizzato dal Tavolo Ludo Clown e dal Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Politiche della Famiglia, dell’Infanzia e Giovanili, Promozione dello Sport e Qualità della Vita (titolare del progetto), con il patrocinio di Roma Capitale, ha l’intento di restituire i risultati ottenuti in questi anni in termini quali-quantitativi, invitando ad una riflessione, arricchita dalle testimonianze del personale medico/infermieristico, delle famiglie coinvolte, oltre che degli affidatari del servizio e dei referenti istituzionali.