di Rachele, in arte Dott.ssa 8volante
Quando scriviamo storie dalla corsia, scriviamo sempre su un determinato turno, un determinato intervento, dando l’attenzione totale ai bambini per i quali siamo lì, mai su di noi.
Oggi qualcosa mi spinge a cambiare direzione, a puntare la luce su di noi. Sui Clown Ospedalieri. Questo fluir di parole è per una cara amica, una collega insostituibile, per te e per come riesci a fare stare me al tuo fianco in ogni stanza, a contatto con ogni persona grande o piccina che possiamo incontrare.
Sto in piedi: detta così pare senza significato e anche un po’ bruttina come affermazione, ma stare in piedi significa non provare mai quella sensazione di cadere, che spesso si prova durante interventi delicati e complessi. Tu hai il potere di far respirare la mia anima, rendendola così libera di creare, libera di navigare e naufragare in quel mondo immaginifico ricco di circostanze e alternative. Mi fai sentire che un errore è comprensibile e che da quell’errore si può emergere con successo, che possiamo sempre migliorarci, che posso farlo con te.
Per questo non mi sento mai sotto esame, non sento mai giudicato il mio lavoro anche quando puoi dirmi che qualcosa non va: tu lo fai perché credi in ciò che fai, e lo fai anche perché credi in me e questo mi fa sentire onorata, onorata di meritare le tue attenzioni. Anche quando mi guardi perché ho spinto troppo l’energia, o perché il mio burattino si è preso ferie prolungate, anche quando per strane ragioni atmosferiche il semplice fare una bolla di sapone diventa una roba da ingegneria meccanica.
Parole per dirti grazie. Grazie di esserci e di farmi provare quelle bellissime sensazioni quando so di essere in turno con te, quando ti vedo arrivare negli spogliatoi col tuo stile inconfondibile e l’occhietto ancora chiuso, il turno inizia da lì col tuo : “Buongiorno Dottoressa!!!”.
Grazie perché il clown che sei spinge me ogni giorno ad accrescere i miei strumenti e le mie competenze. Grazie per la tua genialità, dalla quale imparo tanto, e alla quale i bambini non possono resistere, tu fai ridere loro e fai ridere me, per questo voglio dirti grazie Vanessa.
Grazie Dottoressa Molletta. Grazie a noi che sappiamo essere una più pasticciona dell’altra, una più tonta dell’altra, che ridiamo e scherziamo dei centimetri che ci mancano e dei chili di troppo, noi che ci litighiamo fidanzati e mariti, noi che ci guardiamo dritte negli occhi prima di seguire impulsi e strutture, noi che siamo lì per prenderci cura dei bambini, ma anche di noi stessi.
Questa si chiama stima.
Questa si chiama professionalità.
Dottoressa 8Volante