Stelvio Challenge 2019 – II° Comunicato stampa

“Yes we Can…cano!”. E’ il motto coniato da Ton Van der Veer fondatore della Pim Foundation Olandese che il 6 settembre scorso insieme a Yury Olshansky e Caterina Turi di Soccorso Clown, l’olandese Cladding Partners e oltre 220 appassionati delle due ruote, tra loro direttamente dal Canada Ed Weiss e Paul Schiratti, sulle affascinanti montagne dell’Alta Valtellina hanno dato vita alla gara ciclistica solidale internazionale Stelvio Challenge che quest’anno si è svolta su un percorso differente: i 13 km dei tornanti della strada che porta ai laghi di Cancano, nel cuore del Parco nazionale dello Stelvio, sotto le suggestive Torri di Fraele in Comune di Valdidentro, a causa delle avverse condizioni meteo che hanno precluso l’accesso ai tornanti dello Stelvio, palcoscenico di tutte le precedenti edizioni. E così la sfida è stata doppia, eccezionale, tutti hanno fatto la gara con tanta gioia e altrettanti gli obiettivi raggiunti da chi ha conquistato ogni metro del tracciato per poter regalare sorrisi ai bambini in ospedale. Infatti, Soccorso Clown ha raccolto 12.900 euro incluse le donazioni tramite Rete del Dono, attivate anche dal nostro testimonial Andrea De Meo, che da cinque anni partecipa allo Stelvio Challenge per Soccorso Clown, mentre Cladding Partners ha potuto acquistare due pulmini per i bambini con difficoltà. Così de Meo. “Sono qui anche quest’anno; ho scelto di diventare fundraiser per Soccorso Clown perché ho pensato che scalare lo Stelvio, quest’anno Cancano, è un piacere, ma farlo coinvolgendo tanti amici nel sostenere Soccorso Clown la soddisfazione è ancora più grande; ho vissuto l’evento in modo particolare, con più impegno, perché ho scalato in solitaria essendo l’unico italiano, ed è stata un’occasione per stare più a contatto con gli amici di Soccorso Clown e sentire dalle loro voci le esperienze che vivono ogni giorno coi bambini nei reparti ospedalieri; speriamo che l’hanno prossimo questa mia presenza sia corroborata da quella di tanti altri amici scalatori, colleghi, chiunque voglia unire la passione per la bici alla possibilità di donare sorrisi”. Grande l’entusiasmo dei partecipanti che con cuore e passione hanno sostenuto il lavoro dei nostri Soccorso Clown, la prima impresa sociale senza scopo di lucro formata da professionisti dello spettacolo, che 25 anni fa portò la clown-terapia in Italia dagli Stati Uniti d’America. Stelvio Challenge, quest’anno Cancano Challenge, è un evento che si rinnova ogni anno. La partenza ha avuto luogo alle ore 8 dalla piazza del Kuerc di Bormio, alla presenza di Andrea Maiolani direttore dell’Unione Sportiva Bormiese, Mario Zangrando presidente del settore Ciclismo Usb, l’assessore del Comune di Bormio Luigi Azzalini, Laura Schivalocchi della Polizia Locale che per l’occasione ha scortato in tutta sicurezza i tanti ciclisti per circa quattro km fino al bivio con la strada che sale ai laghi Cancano. A tutti una targa di riconoscimento da parte degli organizzatori. Yury Olshansky e Caterina Turi ringraziano tutti coloro che hanno reso fattibile questo sogno: i sindaci del Comune di Bormio e del Comune di Valdidentro nelle persone di Roberto Volpato e Massimiliano Trabucchi che hanno dato il permesso in due giorni di deviare il nostro percorso su una altrettanto valida alternativa, Mauro Bassi di Bormio Terme per la sala dove giovedì 5 settembre si sono svolti lo spettacolo di Soccorso Clown “Mon ami chapeau” di e con la bravissima Vanessa Crespina, e la presentazione dei progetti di Soccorso Clown e Cladding Patners, seguita dall’aperitivo; lo staff dell’Unione Sportiva Bormiese capitanato da Andrea Maiolani (e il dj Fausto Molinari) che oltre a prendersi cura della momento della partenza e a posizionare due wc mobili sul percorso gara, hanno allestito la festa finale al bar del Pentagono, i volontari dell’Arciconfraternita della Misericordia di Prato, amici di lunga data tecnicamente preparati, sempre disponibili a presidiare la gara con la loro ambulanza, il Parco Nazionale dello Stelvio. Il ricavato della Stelvio/Cancano Challenge di quest’anno, ha permesso finanziare il lavoro dei Soccorso Clown presso la Casa Pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove i Clown Ospedalieri – molto apprezzati per serietà professionale dal primario Luca Bernardo – lavorano a fianco dei genitori e dello staff medico nei momenti più difficili vissuti dai bambini prima e dopo un intervento, coadiuvando il lavoro degli anestesisti, accompagnandoli in sala operatoria e garantendo il servizio di clown terapia ai bambini ricoverati. “Abbiamo bisogno di stare là ogni giorno, dice Yury Olshansky, e grazie al risultato della Stelvio/Cancano Challenge potenzieremo il nostro operato. Il Clown Ospedaliero, ricorda Yury, è diventata una figura imprescindibile degli interventi di sostegno psicologico anche negli ospedali italiani; ogni anno ci prendiamo cura di 40 mila bambini e dei loro genitori. Chiediamo ai tutti di continuare a sostenere Soccorso Clown che oggi opera anche presso l’ospedale Meyer di Firenze, il Bambini Gesù – il Policlinico Umberto I° e l’ospedale Gemelli di Roma, l’Ospedale di Prato e di Siena”. 

Inoltre quest’anno Soccorso Clown insieme alla Fondazione Spazio Reale di cui fa parte, grazie anche alla società di consulenza di progettazione europea Euro Project Lab, si è aggiudicato il progetto Erasmus + “Health Care Clown Pathways”,un partenariato strategico a supporto dell’innovazione nel settore dell’istruzione e della formazione professionale. Progetto approvato con il punteggio di 91/100 per un finanziamento pari a 299.743 euro. Un risultato eccellente se si pensa che le candidature pervenute sono state 192 e che solo 26 progetti per l’innovazione sono stati ammessi. 

Per saperne di più:
Stelvio Challenge 2019

Stelvio Challenge 2019 – Comunicato stampa

Sarà la salita sui tornanti della strada panoramica che porta ai Laghi di Cancano con la coreografia mozzafiato delle Torri di Fraele in Comune di Valdidentro il nuovo palcoscenico per la Stelvio Challenge 2019 di quest’anno, prevista venerdì 6 settembre su un percorso differente, vista la chiusura dei passi Stelvio e Gavia a causa di frane. Tutto è pronto, dunque, per accogliere i 230 appassionati delle due ruote che affronteranno la gara ciclistica internazionale non competitiva di solidarietà, che quest’anno diventa una doppia sfida, che anche la montagna propone, e dunque ancora più importante. Non solo in termini di tracciato nuovo tutto da scoprire e scalare con energia e determinazione ed entusiasmo, ma soprattutto in termini di numeri, visto che dall’anno scorso è raddoppiata l’affluenza dei partecipanti che si mettono in gioco con cuore e passione per sostenere la causa e la missione di Soccorso Clown e PIM Foundation che si occupa di bambini e ragazzi diversamente abili con complicate e serie malattie. Vi ricordate chi sono i nostri Soccorso Clown? . Sono professionisti dello spettacolo con grande potenziale umano che intervengono ad accompagnare i bambini in sala operatoria presso la Casa Pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, collaborando con gli anestesisti e lo staff ospedaliero prima e dopo l’anestesia.

La manifestazione Stelvio Challenge è da anni sostenuta dal Comune di Bormio, dalla polizia locale di Bormio, dal Parco Nazionale dello Stelvio e coinvolge anche l’USB Unione Sportiva Bormiese, Bormio Terme e l’Arciconfraternita della Misericordia di Prato che mette a disposizione un’ambulanza lungo tutta la gara grazie a suoi volontari; l’organizzazione di quest’anno è duplice, si mettono in gioco Cladding Partners e Soccorso Clown cui si unisce lo testimonial storico Luca Panichi, che non si arrende mai, e i nuovi partecipanti Olandesi, Italiani e Internazionali. Quest’anno accogliamo con piacere il sostegno del Comune di Valdidentro che ha messo a disposizione il nuovo tracciato consentendo di realizzare la manifestazione altrimenti impossibilitata a causa della chiusura del passo dello Stelvio, in particolare al sindaco Massimiliano Trabucchi i nostri fervidi ringraziamenti.
Così Luca Panichi. “La scalata di venerdì 6 settembre è per favorire le scalate di vita di quei ragazzi che devono affrontare sfide importanti per la propria prospettiva di vita, dunque c’è parallelismo: ogni sfida per la propria vita deve essere affrontata con il massimo della determinazione e il sorriso interiore, quello che il Soccorso Clown cerca di suscitare nel suo intervento nei vari reparti pediatrici”.
” Superare le sfide per noi non è una novità, le incontriamo ogni giorno lavorando in ospedale, per vincere la salute dei nostri bambini ” dicono Caterina Turi e Yury Olshansky fondatori di Soccorso Clown organizzatori del Stelvio Challenge da parte d’Italia. Ma insieme ce la potremo fare! Abbiamo accanto a noi persone meravigliose. I partecipanti, le Istituzioni locale, tutti hanno mostrano tanta solidarietà.
Il programma prevede la partenza della gara il 6 settembre mattina da piazza Cavour (del Kuerk) alle ore 8.
Il programma prevede: giovedì 5 pomeriggio nella sala di Bormio Terme il ritrovo per ritirare il pacco gara e assistere alla presentazione delle attività di Soccorso Clown; a seguire un breve spettacolo della Soccorso Clown Vanessa Crespina “Mon ami chapeau”. Infine tutti insieme faremo un brindisi nell’attesa di pedalare il giorno dopo
Venerdì 6 settembre ore 7.45 il consueto ritrovo in piazza del Kuerc a Bormio dove è stato montato l’arco gonfiabile dai volontari dell’Unione Sportiva Bormiese, con il saluto delle autorità, la partenza alle ore 8 verso via Monte Braulio scortati dalla macchina della Polizia locale di Bormio fino al Bivio con la strada dello Stelvio e il limite del confine col Comune di Valdidentro; il gruppo poi prosegue per circa 2 km sulla statale del Foscagno fino alla frazione di Fior D’Alpe sovrastata da una bella chiesina, dopo la quale sulla destra si prende il bivio per Cancano segnalato da cartelli.
Lunghezza del percorso 13. Km, dislivello 660 metri, pendenza media da 6.0 % a 9.0% .
Venerdì sera al Bar Pentagono della Cittadella dello Sport di via Manzoni dalle ore 19.00 festa grande per rivivere i fantastici momenti trascorsi insieme e seminare progetti per il futuro.
“Siamo tutti pronti a regalare sorrisi ai bambini ricoverati e a passare una bellissima giornata in amicizia”.

Per saperne di più:

Soccorso Clown vince Erasmus+ con il progetto “Health Care Clown Pathways”

Ancora una volta Soccorso Clown, impresa sociale di professionisti dello spettacolo che da 25 anni lavorano con bambini e anziani nei più importanti ospedali italiani, insieme alla Fondazione Spazio Reale fa parte di un gruppo vincente. Un gruppo che, grazie anche alla società di consulenza di progettazione europea Euro Project Lab, si è aggiudicato il progetto “Health Care Clown Pathways”, un partenariato strategico a supporto dell’innovazione nel settore dell’istruzione e della formazione professionale.

Il progetto è stato approvato con il punteggio di 91/100 per un finanziamento pari a 299.743 euro. Un risultato eccellente se si pensa che le candidature pervenute sono state 192 e che solo 26 progetti per l’innovazione sono stati ammessi a finanziamento.

Per contatti:
info@soccorsoclown.it
Caterina Turi: +39 3392853434
Yury Olshansky: +39 392 2621362


Progetto C.L.E.S. – Comunicato Stampa

Progetto vincitore del bando ‘Nessuno escluso’ promosso e sostenuto dalla Fondazione CR Firenze e da Fondazione il Cuore si scioglie onlus

È partito il progetto C.L.E.S. (Creatività – Lingua – Educazione – Socialità) con numerose iniziative che dureranno fino al prossimo ottobre.

Si chiama C.L.E.S. (Creatività – Lingua – Educazione – Socialità), il progetto realizzato dalla “Comunità Antoniano di Poggio Gherardo”, vincitore del Bando Nessuno Escluso promosso e sostenuto da Fondazione CR Firenze e Fondazione il Cuore si scioglie, con il patrocinio del Comune di Firenze. Il progetto è rivolto ai 14 minori, dai 15 ai 18 anni, ospitati dalla Comunità Antoniano di Poggio Gherardo, che è una comunità a dimensione familiare che ospita ragazzi di sesso maschile inseriti dai servizi sociali del Comune di Firenze. Il partenariato del progetto è composto da: Comunità Antoniano di Poggio Gherardo (coordinatrice); Soccorso Clown (laboratori di arti circensi e teatrali); LabCom (valutazione di impatto); LiMo (facilitazione linguistica); Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (attività di ricerca sulla relazione educativa).

Nel progetto sono stati scelti strumenti adatti alla comunicazione con i giovani. Innanzitutto, si terranno laboratori di giocheleria circense che verranno organizzati da Soccorso Clown, ancora laboratori teatrali e laboratori di facilitazione linguistica, durante i quali l’apprendimento della lingua sarà finalizzata ai laboratori stessi. L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di sviluppare l’autostima dei ragazzi e il senso di appartenenza incrementando i loro legami sociali, la qualità della convivenza, della relazione ed il rapporto con il territorio.  A giugno, in occasione della festa di San Giovanni, è previsto inoltre uno spettacolo finale aperto alla cittadinanza. C.l.e.s. terminerà nel mese di ottobre, e sarà previsto un seminario finale presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia.


Con il contributo di:


Con il patrocinio di:


Per contatti:
Marco Sabadini +39 329 3546732
Caterina Turi +39 339 285 3434
progetto.cles@gmail.com


Alcune foto delle attività del progetto:

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Il Clown dentro di Te

9 e 10 marzo 2019
Dalle ore 11 alle ore 18

Circolo il Progresso
via Vittorio Emanuele n 135, Firenze

Alla scoperta della creatività che è in noi

Laboratorio intensivo condotto da

Vladimir Olshansky

Programma

  • Scoprire le sorgenti della creatività
  •  Ego
  • I 4 centri del corpo umano
  • Origine della improvvisazione e il suo utilizzo
  • Uso dell’impulso
  • Uso della commedia fisica: il linguaggio del corpo e le emozioni

Informazioni generali

2 incontri per un totale di 12 ore
Minimo 10 persone
Costo: 120 euro

Iscrizioni entro il 28 febbraio 2019
mail formazione@soccorsoclown.it
cell. 3392853434

Vladimir Olshansky

laureato alla Scuola Nazionale del Circo e Teatro di Varietà di Mosca,

Guest Artist Clown del Cirque du Soleil.

Ruolo principale in “Slava Snow Show” di Slava POLUNIN Direttore Artistico di Soccorso Clown

Stelvio Challenge 2018: il comunicato stampa

Stelvio Challenge 2018: il comunicato stampa

Va oltre ogni aspettativa e permette di raccogliere più di 23 mila euro l’edizione 2018 di Stelvio Challenge la gara ciclistica di beneficenza che regala sorrisi ai bambini ospedalizzati, svoltasi venerdì 29 giugno sui tornanti della montagna del Passo Stelvio (2760 metri di altitudine) in alta Valtellina al confine tra Bormio e la Val Mustair in provincia di Bolzano, organizzata dalla Onlus Soccorso Clown S.C.S. (il primo servizio di clown ospedaliero presente da 20 anni in Italia) e la sorella olandese Fondazione Pim che, per potenziare il progetto Clinic Clown, dieci anni fa ideò questo evento di livello internazionale. L’importo verrà devoluto a supporto dei clown ospedalieri professionisti che potranno intensificare il loro lavoro a fianco degli operatori sanitari presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e del Policlinico Umberto I, entrambi di Roma. La rete del dono quest’anno si rafforza ancora di più, grazie ad una serie di collaboratori sensibili che hanno dato vita ad un evento importante che ha registrato la partecipazione di 150 tra ciclisti e maratoneti tra olandesi e italiani, che partiti dalla piazza del Kuerc a Bormio dopo il saluto dell’assessore Roberto Spechenhauser, scortati dalla macchina della Polizia Locale guidata dal Comandante Morena Vitalini e dall’ambulanza della Misericordia di Prato, in perfette condizioni atmosferiche hanno affrontato con un entusiasmo fuori dal comune la salita allo Stelvio.

Stelvio Challenge 2018 e Luca Panichi

La vera protagonista è stata la solidarietà; l’atleta più esemplare Luca Panichi, 47 anni di Curciano (Perugia) ex campione di ciclismo che ha sfidato per la quinta volta di fila 12 tornanti della Cima Coppi con la sola forza delle braccia sulla sua carrozzina, impiegando cinque ore e 30 minuti, scortato da volontari e clown terapeuti tra cui Daria e Daniele. Luca dice che avrebbe potuto metterci un ora in meno se avesse studiato una alimentazione più adeguata allo sforzo… “Sono l’ambasciatore del sorriso – dichiara – Per me è stata a importante la mia inclusione in questo contesto di sfida benefica a fianco di Soccorso Clown di cui sostengo i principi, in cui ho potuto mostrare come il limite, più in generale un handicap o una malattia, sia un punto su cui lavorare e che si può superare con tanta forza di volontà, per essere di nuovo protagonisti della propria vita e con la propria identità. Nonostante sia rimasto senza energie, ho gestito la crisi per arrivare fino in cima – afferma col suo sorriso disarmante, annunciando di aver aperto sulla sua pagina facebook una sezione apposita per estendere la rete del dono di Soccorso Clown – E’ stato bellissimo condividere l’impresa con tante persone che si fermavano senza commiserazione. Mi auguro che questa attività diffusa di sport con il valore aggiunto dello scopo benefico prefissato da Soccorso Clown e Fondazione Pim riesca ogni anno sempre di più a coinvolgere persone e a fornire strumenti per alleviare le sofferenze dei bambini che soffrono”. Sono stati tanti gli amici e i sostenitori che si sono radunati attorno alla Stelvio Challenge di quest’anno, a cominciare dalla cittadina di Bormio, da MSD, EcorNaturasi, la Banca Popolare di Sondrio, l’Unione Sportiva Bormio, l’Associazione I Reparti, il Negozio della Latteria di Bormio, il Parco Nazionale dello Stelvio, il Lions Club Bormio, Bormio Terme, Arciconfraternita la Misericordia di Prato. La soddisfazione di aver regalato così tanti sorrisi ai bimbi ospedalizzati la si legge nei volti di Yury Olshansky fratello di Vladimir, con il quale nel 1995 insieme al suo braccio destro Caterina Turi Bicocchi fondò Soccorso Clown in Italia ispirandosi all’Unità Sanitaria di Clown – Clown Care Unit – di Big Apple Circus a New York, dal collega olandese Ton van der Veer fondatore di Pim Foundation che 10 anni fa decise di coinvolgere Soccorso Clown nell’evento Stelvio Challenge per sostenere Clinic Clown. “In Olanda noi operiamo in tutti gli ospedali – dice Ton – Il nostro intento è quello di poter aiutare il più possibile Soccorso Clown a crescere in Italia“. Aggiunge Yury: “Riproporremo il nostro progetto di Health Care Clown alle strutture ospedaliere ed alle Case di Riposo della Provincia di Sondrio, con cui abbiamo fatto una esperienza due anni fa, così da interagire ancora meglio con un territorio così ospitale che possa individuare nella nostra proposta una nuova professione che crei sbocchi occupazionali per tanti giovani del posto”.

Se anche tu lettore vorrai sostenere i progetti di Soccorso Clown e potere decidere la forma migliore per dare il tuo contributo, puoi consultare il sito www.soccorsoclown.it

“Clown-Therapy” Seminario per infermieri

Quella di quest’anno è stata la 5 edizione del Seminario “Clown-Therapy”, ideato dal nostro Direttore Yury Olshansky per gli studenti del Master in Infermieristica Pediatrica dell’Università degli studi di Firenze. Come ogni anno abbiamo condiviso con gli studenti alcune delle nostre tecniche di lavoro, ma ci siamo anche molto divertiti! 
Questo articolo è stato pubblicato in News il 05/10/2024 da .

AILO sostiene Soccorso Clown

Firenze, 18 ottobre 2017 – Nel pomeriggio di mercoledì, la piccola grande sede di Soccorso Clown Onlus ha ospitato con piacere una delegazione dell’AILO, American International League of Florence, onlus che dal 1975 lavora a sostegno delle realtà sociali del territorio fiorentino.

 

 

Judy Roselli-Cecconi, Jocelyn Fitzgerald e Maria Teresa Medri sono state accolte dai Soccorso-Clown che ogni giorno lavorano in ospedale e dal Dott. Bobo (Vladimir Olshansky) e Caterina Turi, fondatori di Soccorso Clown Onlus, per ringraziarle dell’importante contributo destinato. Non è la prima volta che AILO sostiene Soccorso Clown: nel corso degli ultimi anni, l’American International League of Florence è stata in più occasioni al fianco della nostra missione in ospedale e continua a credere fortemente nel lavoro che facciamo ogni giorno per i bambini ricoverati, arrivando a diventare uno dei nostri partner storici.

A inizio 2017 AILO ha destinato un importante contributo a Soccorso Clown Onlus; la donazione è stata usata per l’acquisto di materiali necessari alla quotidiana attività dei Clown in corsia, in particolare nuovi camici personalizzati per tutti i Clown operativi in Toscana, strumenti musicali da portare in ospedale, ma anche trucchi, spugnette e pennelli, tutto il necessario per le attività di truccabimbi che spesso vengono fatte in occasione delle animazioni dei Clown.

Tutti i materiali acquistati grazie a AILO sono stati mostrati mercoledì e la neo Presidente Judy Roselli-Cecconi e l’ex Presidente Jocelyn Fitzgerald ha consegnato personalmente i camici nuovi ai clown presenti in sede: Dott. Bobo, Dott. Fresco, Dott.ssa Molletta, Dott. Oblò e Dott.ssa Amelia.

 

Cogliamo l’occasione per ricordare e invitare tutti al prossimo Christmas Bazaar di AILO, la tradizionale fiera di beneficenza natalizia con cui la onlus ogni anno raccoglie fondi da distribuire ai progetti considerati più incisivi in termini di impatto sociale.

Ingresso libero, il Christmas Bazaar è il posto ideale dove fare ottimi acquisti prima di Natale e sostenere allo stesso tempo un’importante realtà come AILO.

 

L’appuntamento è per sabato 2 e domenica 3 dicembre (15,30-19 il sabato, 10,30-19 la domenica) al Convitto della Calza, in Piazza della Calza 6 (vicino Porta Romana). Domenica all’ora di pranzo potrete trovare anche un nostro Soccorso-Clown, non mancate!

“Un sorriso per gli anziani” al Gemelli di Roma

GESTIONE DELLE DEMENZE AL POLICLINICO GEMELLI “UN SORRISO PER GLI ANZIANI” PER AIUTARE I PAZIENTI AD INCRINARE IL MURO DELLO SMARRIMENTO.

UNA ‘TERAPIA’ SPONTANEA MA NON IMPROVVISATA DOVE LE MEDICINE SI CHIAMANO EMOZIONI E SENTIMENTI. FONDAMENTALI I ‘DOSAGGI’ AFFINCHÉ LE PERSONE SI SENTANO ACCOLTE E CONFORTATE.

I MEDICI VOLONTARI DI ‘SORRISI GEMELLI’ AL FIANCO DEI PROFESSIONISTI DELLA CLOWNTERAPIA DI SOCCORSO CLOWN: UN PERCORSO CONDIVISO PER PARLARE ALLE PERSONE ANCHE SENZA USARE LE PAROLE E COMPRENDERE MEGLIO I BISOGNI DEI PAZIENTI.

Un sorriso per incrinare il muro della solitudine, della paura e del disorientamento che l’insorgere di diverse forme di demenza innalza intorno alle persone anziane. Ma a volte, per ‘ingannare’ questo nemico così crudele, basta una canzone, una carezza, un naso rosso, un gioco di prestigio. Basta la magia della comunicazione non verbale -fatta di emozioni, di sentimenti, di parole non dette-  per riportare al centro quella persona che la malattia cerca di nascondere, di sfumare, quasi di cancellare. Lo sanno bene i clown con i loro vestiti improbabili, con la malinconia che sanno trasformare in allegria, con la capacità di parlare senza necessariamente usare le parole. E lo sanno bene i medici e gli infermieri, consapevoli dell’importanza di coniugare un approccio clinico e uno più squisitamente umano. E’ proprio per questo che medici e clown si sono messi in gioco, facendo incontrare e dialogare le proprie rispettive professionalità nel progetto “Un sorriso per gli anziani”, realizzato grazie al contributo non condizionato di MSD Italia, per regalare un sorriso alle persone che vivono quotidianamente a contatto con la demenza (malati e caregiver), ma anche per contribuire ad aumentare il livello di consapevolezza sociale nei confronti di una patologia così importante e che ancora oggi viene spesso sottovalutata. Un progetto che è diventato anche un video dove la forza della terapia del sorriso emerge da ogni piccolo dettaglio e che si può vedere sul canale YouTube di Soccorso Clown.

La demenza (di cui l’Alzheimer è la causa più comune – 50-60% di tutti i casi), solo in Italia colpisce 1.241.000 persone e comporta l’alterazione progressiva di alcune funzioni (memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento), interferendo con le normali attività quotidiane e determinando un progressivo deterioramento della personalità e della vita di relazione.

Tuttavia, è importante tenere a mente che chi è affetto da demenza è una persona prima di essere un malato. Proprio a partire da  questo presupposto, la ‘terapia del sorriso’ è entrata a far parte del ‘protocollo’ di alcuni reparti del Centro di Medicina dell’Invecchiamento (CEMI) del Policlinico Universitario A.Gemelli di Roma, come spiega il geriatra Professor Francesco Landi, Direttore della UOC di Riabilitazione e Medicina Fisica: «Un sorriso può fare molto per i pazienti con Alzheimer o con qualunque altra forma di demenza  perché aiuta a rilassarsi, a recuperare quel rapporto umano che spesso la malattia tende a cancellare. La ‘clownterapia’ nasce per i bambini e la sfida con gli anziani è ancora più difficile: perché spesso sono diffidenti, impauriti, disorientati persino meno disposti alla risata. Bisogna saper dosare l’intervento affinché si sentano coinvolti e confortati. Ma è indubbio che la terapia del sorriso è da considerarsi una terapia non farmacologica in grado di alleviare alcuni sintomi. E aiutare il paziente a recuperare dei punti di riferimento, sentirsi ‘vivo’, ‘attivo’. E’ un beneficio sensoriale e uno stimolo positivo. Ovviamente il tutto va saputo dosare: per questo i volontari di ‘Sorrisi Gemelli Onlus’, che sono studenti e specializzandi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica, sono stati felici di aver avuto l’opportunità di apprendere le tecniche professionali di Soccorso Clown. Perché non basta mettersi un naso rosso per saper aiutare un paziente».

Un sorriso stimola, attraverso dei meccanismi biologici, l’emotività, la capacità di socializzare e aiuta a rilassarsi. Un sorriso aiuta il paziente ma anche chi lo assiste. Spesso il caregiver è altamente stressato, altre volte vive con frustrazione il senso di impossibilità a comunicare con il parente che si sente ormai perso.

«Tutto inizia bussando alla porta e chiedendo permesso – spiega Yury Olshansky fondatore di Soccorso Clown Onlus insieme a Caterina Turi e Vladimir Olshansky – perché il rispetto è al primo posto, sempre. Soprattutto nel caso di un paziente fragile come un anziano con demenza. E poi è improvvisazione sul momento, perché le persone non sono tutte uguali, non reagiscono tutte allo stesso modo e bisogna saper toccare le giuste corde del cuore, portando, con competenza e professionalità, nelle corsie degli ospedali l’arte della gioia».

«Il linguaggio non verbale con questi pazienti è una lezione fondamentale da imparare, per noi operatori ma anche per i parenti – continua Rossella Liperoti dell’Unità Valutativa Alzheimer del Policlinico Gemelli – perché spesso si dimentica che non ci riconoscono, che sono smarriti, spaventati. L’esperienza di chi fa clownterapia con professionalità è stata messa al servizio dei pazienti, ma anche di noi medici e dei familiari. Perché questo tipo di comunicazione non verbale raggiunge corde altrimenti impossibili da toccare. E ci mette tutti nelle condizioni di poter al meglio assistere l’anziano con demenza».

Oggi sono circa 50 milioni le persone affette da una forma di demenza in tutto il mondo, e ogni 3 secondi si registra un nuovo caso. Proprio quest’anno l’OMS – a testimonianza della rilevanza socio-sanitaria ed economica della malattia – ha adottato il Piano Globale di Azione sulla Risposta di Salute Pubblica alla Demenza 2017-2025, che invita i Governi a raggiungere precisi obiettivi sul fronte di una maggiore consapevolezza della demenza, della riduzione dei rischi, della diagnosi e dell’assistenza, del supporto ai famigliari, ai caregiver, della ricerca.

«Promuovere iniziative di sensibilizzazione per elevare il livello di attenzione alle demenze costituisce un imprescindibile imperativo etico e di responsabilità sociale – sottolinea Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia. MSD, da oltre dieci anni impegnata nella ricerca di potenziali nuovi approcci terapeutici in questa area, è stata felice e orgogliosa di sostenere un progetto che, attraverso l’incontro di medici e clown professionisti, ha potuto regalare un sorriso a chi quotidianamente si trova a dover fare i conti con la demenza (malati e caregiver), fornendo inoltre alle Persone che ne sono affette un piccolo contributo al miglioramento della qualità dell’assistenza».

Questo articolo è stato pubblicato in Eventi, News il 05/10/2024 da .