Soccorso Clown vince Erasmus+ con il progetto “Health Care Clown Pathways”

Ancora una volta Soccorso Clown, impresa sociale di professionisti dello spettacolo che da 25 anni lavorano con bambini e anziani nei più importanti ospedali italiani, insieme alla Fondazione Spazio Reale fa parte di un gruppo vincente. Un gruppo che, grazie anche alla società di consulenza di progettazione europea Euro Project Lab, si è aggiudicato il progetto “Health Care Clown Pathways”, un partenariato strategico a supporto dell’innovazione nel settore dell’istruzione e della formazione professionale.

Il progetto è stato approvato con il punteggio di 91/100 per un finanziamento pari a 299.743 euro. Un risultato eccellente se si pensa che le candidature pervenute sono state 192 e che solo 26 progetti per l’innovazione sono stati ammessi a finanziamento.

Per contatti:
info@soccorsoclown.it
Caterina Turi: +39 3392853434
Yury Olshansky: +39 392 2621362


Progetto C.L.E.S. – Comunicato Stampa

Progetto vincitore del bando ‘Nessuno escluso’ promosso e sostenuto dalla Fondazione CR Firenze e da Fondazione il Cuore si scioglie onlus

È partito il progetto C.L.E.S. (Creatività – Lingua – Educazione – Socialità) con numerose iniziative che dureranno fino al prossimo ottobre.

Si chiama C.L.E.S. (Creatività – Lingua – Educazione – Socialità), il progetto realizzato dalla “Comunità Antoniano di Poggio Gherardo”, vincitore del Bando Nessuno Escluso promosso e sostenuto da Fondazione CR Firenze e Fondazione il Cuore si scioglie, con il patrocinio del Comune di Firenze. Il progetto è rivolto ai 14 minori, dai 15 ai 18 anni, ospitati dalla Comunità Antoniano di Poggio Gherardo, che è una comunità a dimensione familiare che ospita ragazzi di sesso maschile inseriti dai servizi sociali del Comune di Firenze. Il partenariato del progetto è composto da: Comunità Antoniano di Poggio Gherardo (coordinatrice); Soccorso Clown (laboratori di arti circensi e teatrali); LabCom (valutazione di impatto); LiMo (facilitazione linguistica); Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (attività di ricerca sulla relazione educativa).

Nel progetto sono stati scelti strumenti adatti alla comunicazione con i giovani. Innanzitutto, si terranno laboratori di giocheleria circense che verranno organizzati da Soccorso Clown, ancora laboratori teatrali e laboratori di facilitazione linguistica, durante i quali l’apprendimento della lingua sarà finalizzata ai laboratori stessi. L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di sviluppare l’autostima dei ragazzi e il senso di appartenenza incrementando i loro legami sociali, la qualità della convivenza, della relazione ed il rapporto con il territorio.  A giugno, in occasione della festa di San Giovanni, è previsto inoltre uno spettacolo finale aperto alla cittadinanza. C.l.e.s. terminerà nel mese di ottobre, e sarà previsto un seminario finale presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia.


Con il contributo di:


Con il patrocinio di:


Per contatti:
Marco Sabadini +39 329 3546732
Caterina Turi +39 339 285 3434
progetto.cles@gmail.com


Alcune foto delle attività del progetto:

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Il Clown dentro di Te

9 e 10 marzo 2019
Dalle ore 11 alle ore 18

Circolo il Progresso
via Vittorio Emanuele n 135, Firenze

Alla scoperta della creatività che è in noi

Laboratorio intensivo condotto da

Vladimir Olshansky

Programma

  • Scoprire le sorgenti della creatività
  •  Ego
  • I 4 centri del corpo umano
  • Origine della improvvisazione e il suo utilizzo
  • Uso dell’impulso
  • Uso della commedia fisica: il linguaggio del corpo e le emozioni

Informazioni generali

2 incontri per un totale di 12 ore
Minimo 10 persone
Costo: 120 euro

Iscrizioni entro il 28 febbraio 2019
mail formazione@soccorsoclown.it
cell. 3392853434

Vladimir Olshansky

laureato alla Scuola Nazionale del Circo e Teatro di Varietà di Mosca,

Guest Artist Clown del Cirque du Soleil.

Ruolo principale in “Slava Snow Show” di Slava POLUNIN Direttore Artistico di Soccorso Clown

Stelvio Challenge 2018: il comunicato stampa

Stelvio Challenge 2018: il comunicato stampa

Va oltre ogni aspettativa e permette di raccogliere più di 23 mila euro l’edizione 2018 di Stelvio Challenge la gara ciclistica di beneficenza che regala sorrisi ai bambini ospedalizzati, svoltasi venerdì 29 giugno sui tornanti della montagna del Passo Stelvio (2760 metri di altitudine) in alta Valtellina al confine tra Bormio e la Val Mustair in provincia di Bolzano, organizzata dalla Onlus Soccorso Clown S.C.S. (il primo servizio di clown ospedaliero presente da 20 anni in Italia) e la sorella olandese Fondazione Pim che, per potenziare il progetto Clinic Clown, dieci anni fa ideò questo evento di livello internazionale. L’importo verrà devoluto a supporto dei clown ospedalieri professionisti che potranno intensificare il loro lavoro a fianco degli operatori sanitari presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e del Policlinico Umberto I, entrambi di Roma. La rete del dono quest’anno si rafforza ancora di più, grazie ad una serie di collaboratori sensibili che hanno dato vita ad un evento importante che ha registrato la partecipazione di 150 tra ciclisti e maratoneti tra olandesi e italiani, che partiti dalla piazza del Kuerc a Bormio dopo il saluto dell’assessore Roberto Spechenhauser, scortati dalla macchina della Polizia Locale guidata dal Comandante Morena Vitalini e dall’ambulanza della Misericordia di Prato, in perfette condizioni atmosferiche hanno affrontato con un entusiasmo fuori dal comune la salita allo Stelvio.

Stelvio Challenge 2018 e Luca Panichi

La vera protagonista è stata la solidarietà; l’atleta più esemplare Luca Panichi, 47 anni di Curciano (Perugia) ex campione di ciclismo che ha sfidato per la quinta volta di fila 12 tornanti della Cima Coppi con la sola forza delle braccia sulla sua carrozzina, impiegando cinque ore e 30 minuti, scortato da volontari e clown terapeuti tra cui Daria e Daniele. Luca dice che avrebbe potuto metterci un ora in meno se avesse studiato una alimentazione più adeguata allo sforzo… “Sono l’ambasciatore del sorriso – dichiara – Per me è stata a importante la mia inclusione in questo contesto di sfida benefica a fianco di Soccorso Clown di cui sostengo i principi, in cui ho potuto mostrare come il limite, più in generale un handicap o una malattia, sia un punto su cui lavorare e che si può superare con tanta forza di volontà, per essere di nuovo protagonisti della propria vita e con la propria identità. Nonostante sia rimasto senza energie, ho gestito la crisi per arrivare fino in cima – afferma col suo sorriso disarmante, annunciando di aver aperto sulla sua pagina facebook una sezione apposita per estendere la rete del dono di Soccorso Clown – E’ stato bellissimo condividere l’impresa con tante persone che si fermavano senza commiserazione. Mi auguro che questa attività diffusa di sport con il valore aggiunto dello scopo benefico prefissato da Soccorso Clown e Fondazione Pim riesca ogni anno sempre di più a coinvolgere persone e a fornire strumenti per alleviare le sofferenze dei bambini che soffrono”. Sono stati tanti gli amici e i sostenitori che si sono radunati attorno alla Stelvio Challenge di quest’anno, a cominciare dalla cittadina di Bormio, da MSD, EcorNaturasi, la Banca Popolare di Sondrio, l’Unione Sportiva Bormio, l’Associazione I Reparti, il Negozio della Latteria di Bormio, il Parco Nazionale dello Stelvio, il Lions Club Bormio, Bormio Terme, Arciconfraternita la Misericordia di Prato. La soddisfazione di aver regalato così tanti sorrisi ai bimbi ospedalizzati la si legge nei volti di Yury Olshansky fratello di Vladimir, con il quale nel 1995 insieme al suo braccio destro Caterina Turi Bicocchi fondò Soccorso Clown in Italia ispirandosi all’Unità Sanitaria di Clown – Clown Care Unit – di Big Apple Circus a New York, dal collega olandese Ton van der Veer fondatore di Pim Foundation che 10 anni fa decise di coinvolgere Soccorso Clown nell’evento Stelvio Challenge per sostenere Clinic Clown. “In Olanda noi operiamo in tutti gli ospedali – dice Ton – Il nostro intento è quello di poter aiutare il più possibile Soccorso Clown a crescere in Italia“. Aggiunge Yury: “Riproporremo il nostro progetto di Health Care Clown alle strutture ospedaliere ed alle Case di Riposo della Provincia di Sondrio, con cui abbiamo fatto una esperienza due anni fa, così da interagire ancora meglio con un territorio così ospitale che possa individuare nella nostra proposta una nuova professione che crei sbocchi occupazionali per tanti giovani del posto”.

Se anche tu lettore vorrai sostenere i progetti di Soccorso Clown e potere decidere la forma migliore per dare il tuo contributo, puoi consultare il sito www.soccorsoclown.it

“Clown-Therapy” Seminario per infermieri

Quella di quest’anno è stata la 5 edizione del Seminario “Clown-Therapy”, ideato dal nostro Direttore Yury Olshansky per gli studenti del Master in Infermieristica Pediatrica dell’Università degli studi di Firenze. Come ogni anno abbiamo condiviso con gli studenti alcune delle nostre tecniche di lavoro, ma ci siamo anche molto divertiti! 
Questo articolo è stato pubblicato in News il 29/03/2024 da .

AILO sostiene Soccorso Clown

Firenze, 18 ottobre 2017 – Nel pomeriggio di mercoledì, la piccola grande sede di Soccorso Clown Onlus ha ospitato con piacere una delegazione dell’AILO, American International League of Florence, onlus che dal 1975 lavora a sostegno delle realtà sociali del territorio fiorentino.

 

 

Judy Roselli-Cecconi, Jocelyn Fitzgerald e Maria Teresa Medri sono state accolte dai Soccorso-Clown che ogni giorno lavorano in ospedale e dal Dott. Bobo (Vladimir Olshansky) e Caterina Turi, fondatori di Soccorso Clown Onlus, per ringraziarle dell’importante contributo destinato. Non è la prima volta che AILO sostiene Soccorso Clown: nel corso degli ultimi anni, l’American International League of Florence è stata in più occasioni al fianco della nostra missione in ospedale e continua a credere fortemente nel lavoro che facciamo ogni giorno per i bambini ricoverati, arrivando a diventare uno dei nostri partner storici.

A inizio 2017 AILO ha destinato un importante contributo a Soccorso Clown Onlus; la donazione è stata usata per l’acquisto di materiali necessari alla quotidiana attività dei Clown in corsia, in particolare nuovi camici personalizzati per tutti i Clown operativi in Toscana, strumenti musicali da portare in ospedale, ma anche trucchi, spugnette e pennelli, tutto il necessario per le attività di truccabimbi che spesso vengono fatte in occasione delle animazioni dei Clown.

Tutti i materiali acquistati grazie a AILO sono stati mostrati mercoledì e la neo Presidente Judy Roselli-Cecconi e l’ex Presidente Jocelyn Fitzgerald ha consegnato personalmente i camici nuovi ai clown presenti in sede: Dott. Bobo, Dott. Fresco, Dott.ssa Molletta, Dott. Oblò e Dott.ssa Amelia.

 

Cogliamo l’occasione per ricordare e invitare tutti al prossimo Christmas Bazaar di AILO, la tradizionale fiera di beneficenza natalizia con cui la onlus ogni anno raccoglie fondi da distribuire ai progetti considerati più incisivi in termini di impatto sociale.

Ingresso libero, il Christmas Bazaar è il posto ideale dove fare ottimi acquisti prima di Natale e sostenere allo stesso tempo un’importante realtà come AILO.

 

L’appuntamento è per sabato 2 e domenica 3 dicembre (15,30-19 il sabato, 10,30-19 la domenica) al Convitto della Calza, in Piazza della Calza 6 (vicino Porta Romana). Domenica all’ora di pranzo potrete trovare anche un nostro Soccorso-Clown, non mancate!

“Un sorriso per gli anziani” al Gemelli di Roma

GESTIONE DELLE DEMENZE AL POLICLINICO GEMELLI “UN SORRISO PER GLI ANZIANI” PER AIUTARE I PAZIENTI AD INCRINARE IL MURO DELLO SMARRIMENTO.

UNA ‘TERAPIA’ SPONTANEA MA NON IMPROVVISATA DOVE LE MEDICINE SI CHIAMANO EMOZIONI E SENTIMENTI. FONDAMENTALI I ‘DOSAGGI’ AFFINCHÉ LE PERSONE SI SENTANO ACCOLTE E CONFORTATE.

I MEDICI VOLONTARI DI ‘SORRISI GEMELLI’ AL FIANCO DEI PROFESSIONISTI DELLA CLOWNTERAPIA DI SOCCORSO CLOWN: UN PERCORSO CONDIVISO PER PARLARE ALLE PERSONE ANCHE SENZA USARE LE PAROLE E COMPRENDERE MEGLIO I BISOGNI DEI PAZIENTI.

Un sorriso per incrinare il muro della solitudine, della paura e del disorientamento che l’insorgere di diverse forme di demenza innalza intorno alle persone anziane. Ma a volte, per ‘ingannare’ questo nemico così crudele, basta una canzone, una carezza, un naso rosso, un gioco di prestigio. Basta la magia della comunicazione non verbale -fatta di emozioni, di sentimenti, di parole non dette-  per riportare al centro quella persona che la malattia cerca di nascondere, di sfumare, quasi di cancellare. Lo sanno bene i clown con i loro vestiti improbabili, con la malinconia che sanno trasformare in allegria, con la capacità di parlare senza necessariamente usare le parole. E lo sanno bene i medici e gli infermieri, consapevoli dell’importanza di coniugare un approccio clinico e uno più squisitamente umano. E’ proprio per questo che medici e clown si sono messi in gioco, facendo incontrare e dialogare le proprie rispettive professionalità nel progetto “Un sorriso per gli anziani”, realizzato grazie al contributo non condizionato di MSD Italia, per regalare un sorriso alle persone che vivono quotidianamente a contatto con la demenza (malati e caregiver), ma anche per contribuire ad aumentare il livello di consapevolezza sociale nei confronti di una patologia così importante e che ancora oggi viene spesso sottovalutata. Un progetto che è diventato anche un video dove la forza della terapia del sorriso emerge da ogni piccolo dettaglio e che si può vedere sul canale YouTube di Soccorso Clown.

La demenza (di cui l’Alzheimer è la causa più comune – 50-60% di tutti i casi), solo in Italia colpisce 1.241.000 persone e comporta l’alterazione progressiva di alcune funzioni (memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento), interferendo con le normali attività quotidiane e determinando un progressivo deterioramento della personalità e della vita di relazione.

Tuttavia, è importante tenere a mente che chi è affetto da demenza è una persona prima di essere un malato. Proprio a partire da  questo presupposto, la ‘terapia del sorriso’ è entrata a far parte del ‘protocollo’ di alcuni reparti del Centro di Medicina dell’Invecchiamento (CEMI) del Policlinico Universitario A.Gemelli di Roma, come spiega il geriatra Professor Francesco Landi, Direttore della UOC di Riabilitazione e Medicina Fisica: «Un sorriso può fare molto per i pazienti con Alzheimer o con qualunque altra forma di demenza  perché aiuta a rilassarsi, a recuperare quel rapporto umano che spesso la malattia tende a cancellare. La ‘clownterapia’ nasce per i bambini e la sfida con gli anziani è ancora più difficile: perché spesso sono diffidenti, impauriti, disorientati persino meno disposti alla risata. Bisogna saper dosare l’intervento affinché si sentano coinvolti e confortati. Ma è indubbio che la terapia del sorriso è da considerarsi una terapia non farmacologica in grado di alleviare alcuni sintomi. E aiutare il paziente a recuperare dei punti di riferimento, sentirsi ‘vivo’, ‘attivo’. E’ un beneficio sensoriale e uno stimolo positivo. Ovviamente il tutto va saputo dosare: per questo i volontari di ‘Sorrisi Gemelli Onlus’, che sono studenti e specializzandi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica, sono stati felici di aver avuto l’opportunità di apprendere le tecniche professionali di Soccorso Clown. Perché non basta mettersi un naso rosso per saper aiutare un paziente».

Un sorriso stimola, attraverso dei meccanismi biologici, l’emotività, la capacità di socializzare e aiuta a rilassarsi. Un sorriso aiuta il paziente ma anche chi lo assiste. Spesso il caregiver è altamente stressato, altre volte vive con frustrazione il senso di impossibilità a comunicare con il parente che si sente ormai perso.

«Tutto inizia bussando alla porta e chiedendo permesso – spiega Yury Olshansky fondatore di Soccorso Clown Onlus insieme a Caterina Turi e Vladimir Olshansky – perché il rispetto è al primo posto, sempre. Soprattutto nel caso di un paziente fragile come un anziano con demenza. E poi è improvvisazione sul momento, perché le persone non sono tutte uguali, non reagiscono tutte allo stesso modo e bisogna saper toccare le giuste corde del cuore, portando, con competenza e professionalità, nelle corsie degli ospedali l’arte della gioia».

«Il linguaggio non verbale con questi pazienti è una lezione fondamentale da imparare, per noi operatori ma anche per i parenti – continua Rossella Liperoti dell’Unità Valutativa Alzheimer del Policlinico Gemelli – perché spesso si dimentica che non ci riconoscono, che sono smarriti, spaventati. L’esperienza di chi fa clownterapia con professionalità è stata messa al servizio dei pazienti, ma anche di noi medici e dei familiari. Perché questo tipo di comunicazione non verbale raggiunge corde altrimenti impossibili da toccare. E ci mette tutti nelle condizioni di poter al meglio assistere l’anziano con demenza».

Oggi sono circa 50 milioni le persone affette da una forma di demenza in tutto il mondo, e ogni 3 secondi si registra un nuovo caso. Proprio quest’anno l’OMS – a testimonianza della rilevanza socio-sanitaria ed economica della malattia – ha adottato il Piano Globale di Azione sulla Risposta di Salute Pubblica alla Demenza 2017-2025, che invita i Governi a raggiungere precisi obiettivi sul fronte di una maggiore consapevolezza della demenza, della riduzione dei rischi, della diagnosi e dell’assistenza, del supporto ai famigliari, ai caregiver, della ricerca.

«Promuovere iniziative di sensibilizzazione per elevare il livello di attenzione alle demenze costituisce un imprescindibile imperativo etico e di responsabilità sociale – sottolinea Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia. MSD, da oltre dieci anni impegnata nella ricerca di potenziali nuovi approcci terapeutici in questa area, è stata felice e orgogliosa di sostenere un progetto che, attraverso l’incontro di medici e clown professionisti, ha potuto regalare un sorriso a chi quotidianamente si trova a dover fare i conti con la demenza (malati e caregiver), fornendo inoltre alle Persone che ne sono affette un piccolo contributo al miglioramento della qualità dell’assistenza».

Questo articolo è stato pubblicato in Eventi, News il 29/03/2024 da .

Neve e sorrisi per lo Stelvio Challenge 2017

Nemmeno il freddo e la bufera di neve che hanno caratterizzato la salita verso il Passo dello Stelvio hanno potuto fermare la solidarietà di oltre 150 ciclisti che in bici, MTB, a piedi, hanno dato vita ad una decima edizione da record della Stelvio Challenge 2017, la “sfida del sorriso'”svoltasi a Bormio il 30 giugno, con il patrocinio del Comune di Bormio e della Federazione Ciclistica Italiana e realizzata con il contributo di Bormio Terme, dell’Unione Sportiva Bormiese, del Parco Nazionale dello Stelvio e con il sostegno di importanti sponsor, del calibro di MSD Italia e Naturasì-Cuore Bio, e di partner tecnici come i Bagni di Bormio e il Florence By Bike.

L’evento ha permesso di raccogliere circa 25mila euro da investire nei progetto di clown terapia per i bambini ricoverati al Policlinico Umberto I di Roma.

La partenza dalla piazza del Kuerc di Bormio alle 8 di mattina del 30 giugno é stata alquanto suggestiva e caratterizzata da un entusiasmo fuori dal comune, generato soprattutto dall’obbiettivo finale di cui tutti erano ben consapevoli: regalare sorrisi, perché la risata é una specie di medicina, la più bella. Il benvenuto del sindaco Roberto Volpato in sella all’immancabile bicicletta, é stato di buon auspicio. Con lui hanno regalato sorrisi e collaborazione Andrea Maiolani e i volontari dell’Unione Sportiva Bormiese e Morena Vitalini comandante della Polizia Locale. L’intero percorso di salita allo Stelvio della Stelvio Challenge era caratterizzato da tre punti di ristoro, su un totale di 23 km spalmati su 49 tornanti, con una pendenza del 7,1%, e ben monitorato da due auto per ogni evenienza e dagli uomini dell’ambulanza della Misericordia di Prato, sostenitrice immancabile della sfida.

Grazie alle iscrizioni dei partecipanti e alla raccolta sulla piattaforma Rete del Dono, Soccorso Clown potrà crescere ancora e potenziare la rete di clown ospedalieri.

L’ispirazione della gara Stelvio Challenge, per i ciclisti e per Soccorso Clown é stato l’atleta ‘eroe’ Luca Panichi, che ha percorso 12 km in 5 ore e 45 minuti, un tempo di tutto rispetto, con ritmo costante e grande entusiasmo sempre. Per lui a bordo della sua carrozzina monoscocca, le braccia sono le ruote. Panichi ha avuto una grande spinta interiore.

“Se hai un sogno puoi raggiungerlo. E’ stata un’edizione gratificante ancora di più viste le condizioni atmosferiche che hanno fatto apprezzare ai partecipanti la gara, anche per il gusto di metterci il meglio di se stessi; e questo é il messaggio: quando si può fare qualcosa per gli altri spesso siamo ancora più bravi ad allargare la possibilità di condivisione unione e miglioramento delle condizioni di vita di chi soffre. L’importante é credere nelle cose che si fanno con il giusto significato, allora quando tutti siamo protagonisti delle nostre passioni siamo vincenti a prescindere. Il senso di gratitudine della fatica l’ho percepito nei volti dei ciclisti che scendevano dallo Stelvio a vetta raggiunta, contenti di aver fatto la fatica. Soccorso Clown é una realtà che ti permette di vivere il senso dell’amicizia anche nella prospettiva di dono verso l’altro, cosa che ti gratifica, ti consente dentro una comunità di lasciare una traccia positiva utile per fare rete; il messaggio positivo di Soccorso Clown nella sua azione quotidiana é fortissimo perché interviene su realtà dove le difficoltà sono amplificate, dove mancano le prospettive e gli orizzonti, e allora il valore della sua attività assume maggiore rilevanza. Il mio messaggio per i giovani? Le fatiche e le situazioni di difficoltà non sono mai un sacrificio ma fanno parte della vita, importante é come le si affronta, quando prevale il senso della passione e la bellezza del farlo insieme agli altri.”

Alla festa della sera all’Hotel Nevada, con musica e premiazioni, c’erano tutti, anche i nostri Dottor Din Don e Dottoressa Molletta, straordinari protagonisti dello spettacolo del 29 giugno alle Terme di Bormio “La giornata degli Schiocchi”. Commenta Yury Olshansky nel ringraziare tutti i partecipanti.

“Bormio é stata fantastica come sempre, la comunità intera ci ha dato totale appoggio; abbiamo trovato gente molto solidale. In questa decima edizione dello Stelvio Challenge siamo arrivati ancora più in alto dei 2760 m della Montagna dello Stelvio, insieme ce la possiamo sempre fare”.

L’appuntamento è all’edizione 2018, a venerdì 29 giugno.

Per vedere le foto più belle dell’edizione, visita l’album sulla nostra pagina Facebook!

Soccorso Clown porta la magia in corsia anche grazie ad UniCredit

Grazie ai contributi raccolti con Carta Etica, la speciale carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, devolve il 2 per mille di ogni spesa effettuata per iniziative sociali

Nella nostra piccola grande sede si è svolta oggi la cerimonia di consegna dei materiali funzionali alla nostra attività che abbiamo acquistato con il contributo di UniCredit.

L’intervento di UniCredit è stato realizzato grazie ai fondi raccolti nel 2016 da UniCredit Card Flexia Carta Etica, la carta di credito flessibile che, senza alcun costo aggiuntivo per il cliente, permette di contribuire a iniziative solidali ad ogni utilizzo. Grazie al suo particolare meccanismo, una percentuale di ogni spesa effettuata con la carta (il 2 per 1000) va ad alimentare un fondo di beneficenza, il Fondo Carta Etica, che in oltre dieci anni ha permesso ad UniCredit di sostenere oltre 400 iniziative benefiche per un totale di 14 milioni di Euro.

 

La donazione di 5.000 euro ha contribuito all’acquisto di attrezzature tecnologiche (come computer, macchina fotografica e videoproiettore) e nuovi kit di magia e giocoleria che permetteranno ai Clown e allo staff di svolgere le loro attività al meglio.

Unicredit

Alla cerimonia erano presenti la Direttrice Amministrativa e Fondatrice di Soccorso Clown Onlus, Caterina Turi, la responsabile della raccolta fondi, Ilaria Piras, il Vice Area Manager di UniCredit Ilaria Consigli, il  direttore dell’Agenzia UniCredit di Poggio a Caiano, Alessandro Vanni.

 

“In un momento di situazione economica difficile – spiega la Direttrice Caterina – in cui anche le cooperative che operano nel terzo settore hanno difficoltà nel reperire fondi, beneficiare di un contributo per l’acquisto di materiali a supporto delle attività di sostegno degli assistiti, è una circostanza particolarmente significativa di valore aggiunto che contribuisce da un lato a dare risposta concreta ai bisogni della comunità locale, dall’altro è un segnale di vicinanza a chi ha bisogno in momenti difficili”.

 

«Da dieci anni i nostri clienti, utilizzando Carta Etica hanno contribuito a supportare progetti di utilità sociale in tutta Italia per oltre 14 milioni di euro. – ha ricordato Ilaria Consigli, di UniCredit – Grazie ai fondi messi a disposizione da UniCredit Card Flexia Carta Etica, possiamo individuare alcune tra le tematiche sociali più urgenti a cui destinare i fondi raccolti. Credo che la nostra vicinanza all’attività di Soccorso Clown confermi l’attenzione del nostro Gruppo alle esigenze delle fasce della popolazione più deboli e costituisca una concreta risposta alle esigenze del territorio».